Scommettere è da sempre una grande passione degli italiani. Da diversi decenni, ormai, le agenzie di scommesse accolgono i tanti giocatori che sperano di portare a casa una bella sommetta scommettendo sul palinsesto di giornata, che può essere caratterizzato da partite di calcio, ma anche da altri sport come basket, tennis, pallavolo e via dicendo. Tuttavia, negli ultimi tempi hanno preso sempre più piede le scommesse online, che hanno la grande comodità di non doversi recare fisicamente in agenzia ma di poter svolgere l’operazione restando comodamente seduti in poltrona. Basta registrarsi ad uno dei siti autorizzati per cominciare la propria esperienza di gioco e scommettere su qualsiasi avvenimento.
Scommesse online 2020, norme più severe per giocare in sicurezza
La diffusione sempre più marcata di dispositivi come smartphone e tablet ha reso le scommesse online ancora più popolari. Se per la maggior parte delle persone rappresentano solo un semplice svago e un modo per “sognare” la grande vincita, per altri l’uso continuo dei portali di scommesse può portare anche ad una vera e propria forma di dipendenza, senza nemmeno rendersene conto. Non sono rari i casi in cui il giocatore trascorre molte ore davanti al pc o al proprio smartphone, intento a scommettere cifre anche di un certo livello, nel tentativo disperato di dare una svolta alla propria vita.
Si tratta di un problema molto serio, così come va posta una certa attenzione sulle truffe online, che spesso colpiscono proprio gli utenti che si iscrivono a sedicenti piattaforme di scommesse online. Su internet è possibile trovare moltissimi siti di scommesse, e diversi di questi portali possono nascondere dei tentativi di frode. Molti, infatti, non chiedono nemmeno un documento di riconoscimento per completare l’iscrizione, ma solo l’inserimento dei dati riguardanti la propria carta di credito o prepagata. Proprio perchè è necessario fornire elementi di questo tipo, si è pensato di intervenire per far sì che le scommesse online nel 2020 non rappresentino più un problema, specialmente per gli utenti meno esperti.
Con il Decreto Dignità, recentemente approvato in Parlamento, sono stati aumentati i controlli verso tutti i siti di gioco online, ed in particolar modo si sono puntati i riflettori su tutti quei portali di scommesse sul calcio, cercando di mettersi in linea anche con le nuove riforme Europee sul sistema digitale e sull’accesso ai dati. In base a quanto stabilito dal Decreto Dignità, per avviare attività di gioco d’azzardo e di scommesse online è necessario essere in possesso dell’autorizzazione fornita dall’AAMS, ovvero l’Amministrazione Autonoma dei Monopoli Di Stato, inglobata nel 2012 nell’Agenzie delle Dogane e dei Monopoli, l’ADM.
Scommesse online 2020, verificare se è presente il logo AAMS
Per rilasciare l’autorizzazione, l’AAMS deve verificare la sussistenza di determinati requisiti. Ad esempio, la società del bookmaker deve avere sede anche in Italia, e dovrà inoltre presentare una domanda specifica per poter attuare la procedura di affidamento e di autorizzazione. In più, la piattaforma sarà obbligata a versare una garanzia di 1.500.000 euro, ed è anche obbligata a dimostrare che gli utili dell’anno precedente non abbiano superato questo valore. Il sito deve essere adeguato, fornendo un servizio sicuro al giocatore e assistendolo in caso di problematiche o difficoltà. Il bookmaker deve inoltre effettuare un versamento pari a 350.000 euro all’AAMS, per la gestione tecnica, amministrativa e di controllo; infine, è obbligatoria la connessione al server del Monopolio di Stato per la trasmissione dei dati della privacy del giocatore.
Per sapere se il sito di scommesse online è “affidabile”, il giocatore deve verificare la presenza del logo AAMS, che si trova nella home page della piattaforma. Inoltre, i siti autorizzati sono presenti in un apposito elenco che è possibile verificare direttamente sulla piattaforma dell’ADM. Se viene scoperto un sito non autorizzato dall’ADM, si procede al suo immediato oscuramento e anche alle sanzioni nei confronti del bookmaker che ha violato la legge.